Nella notte è nevicato, tutta Obdach è coperta da un mano bianco. Per fortuna l’auto dell’ispettore forestale Robert Scheiber è testata. Il guardaboschi conosce le strade ed i sentieri del suo distretto come le sue tasche.

Non importa che siano sepolte sotto la neve, colme di fanghiglia primaverile, o che portino con il secco estivo al monte Zirbitzkogel. 12.000 metri di legno all’anno vengono portati a valle per la successiva lavorazione, dopo essere stato raccolto da diverse macchine e molte mani diligenti e portato via dal bosco. “Qui abbiamo un 10% di cembri, 20% di larici ed tutto il resto che cresce qui sono abeti”, spiega. L’abete è sia per il bosco, sia per la segheria il cosiddetto “albero del pane”.

Wald Obdach
Wald Obdach

A 1.500 metri

E’ ancora tutto nebbioso e la vista non è particolarmente buona, ma la nebbia si illumina di continuo e quindi i primi raggi di sole irrompono tra le nuvole. Qui ci troviamo ad oltre 1.500 metri. Un’altitudine particolarmente ottimale per un legno di qualità pregiata, i singoli alberi crescono più lentamente. “Tutto qui è area coltivata, anche nei parchi nazionali, solo fra un paio di secoli crescerà un vero bosco naturale. Ma perché non si dovrebbe sfruttare il bosco in modo naturale e quindi sfruttarlo in modo sostenibile? “ spiega il guardaboschi. Ovviamente qui viene effettuato il rimboscamento e il bosco viene conservato anche per le future generazioni. Questo è imposto dal nostro severo diritto forestale.  A proposito di generazioni, anche il padre di Scheiber lavorava nel bosco, questo lavoro ce l’aveva già nel sangue.

Scheiber Robert Förster Admont

Non è possibile paragonarlo ad un normale lavoro in cui si lavora otto ore e poi si torna a casa.

Guardiaboschi come vocazione

Anche oggi per lui è più una vocazione che una professione. “Non è possibile paragonarlo ad un normale lavoro dove si torna a casa dopo otto ore”. In estate spesso sono in giro anche per 14 ore. E ci sono attività diversissime nel corso dell’anno. L’inverno è del resto il periodo migliore per abbattere gli alberi, infatti non sono “in linfa”. Anche 20 – 30 cm di neve non sono un problema. Nel bosco c’è anche abbastanza selvaggina: Cervi, caprioli, camosci, come pure fagiani e galli cedroni, tutti trovano qui il loro ambiente  vitale. Quattro distretti di caccia si trovano in questa zona sopra a Obdach, che si trova ancora in Stiria, da dove comunque si ha un’ottima visuale della Carinzia. E come si arriva ad un lavoro da sogno come questo? “Anche nei giovani di oggi non manca l’interesse. La scuola forestale di Bruck an der Mur fornisce una formazione adeguata. Tuttavia, ci sono sempre meno posti come responsabile di distretti forestali”.

Industria del legno monastero di Admont

I distretti forestali di Obdach e Lavanttal gestiti da Robert Scheiber rientrano nell’amministrazione forestale del comune di Trieben. Questa è una delle due amministrazioni forestali del monastero benedettino di Admont, che si trova nella Ennstal. Le conoscenze apprese nei secoli e l’atteggiamento sostenibile sono fino ad oggi i punti cardini dell’azienda stiriana.

Per ulteriori informazioni si veda anche il sito www.stiftadmont.at.

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